Da rifiuto a materia prima: un virtuoso percorso di recupero.
Il soil washing rappresenta una nuova modalità di trattamento delle acque reflue, che permette di recuperare e rigenerare materiale solido riutilizzabile nel settore edilizio e stradale, diminuendo così l'impatto ambientale dell’utilizzo dell’acqua.
È nato con l'obiettivo di offrire un servizio al territorio, in linea con i principi dell'economia circolare.
Il nuovo impianto di Soil Washing di Ostia, costruito al posto di una linea ormai dismessa dell'impianto di depurazione, è un esempio concreto del nostro impegno in tema di sostenibilità.
Il processo di Soil washing consente di trattare il materiale di scarto prodotto dal vicino impianto di depurazione oltre a quello derivante dalla pulizia delle fognature.
Attraverso una serie di step, vengono prima eliminate le parti grossolane e metalliche dai fanghi, che poi subiscono dei processi di centrifugazione e lavaggio con acqua recuperata dall'impianto di depurazione.
In queste fasi vengono prodotte materie prime pronte per l’utilizzo, la sabbia e la ghiaia, che vengono analizzate e certificate per esser poi messe a disposizione nei nostri cicli produttivi (ad esempio per gli scavi stradali o nella costruzione di un letto di posa di una tubazione).
Il nuovo impianto apporta una significativa riduzione dell’impronta ecologica dell’intero ciclo di trattamento delle acque, favorendo allo stesso tempo la creazione di un modello replicabile in altri contesti urbani o industriali. Nello specifico, questo impianto:
Recupera fino all’80% dei materiali provenienti dalla pulizia delle acque reflue (sabbie e residui solidi).
Abilita il riutilizzo dei materiali recuperati per riempimenti stradali, manutenzioni e lavori di ingegneria.
Riduce sensibilmente il ricorso alla discarica, abbassando i costi e l’impatto ambientale che anche il processo di smaltimento – che viaggia su gomma – presenta.
Riduce il consumo di nuove materie prime.